Fosforo bianco: la nuova minaccia in Medio Oriente! La ONG HRW lancia l’allarme

ONG Human Rights Watch
Il 13 ottobre 2023, l’organizzazione non governativa Human Rights Watch (HRW) ha sollevato gravi preoccupazioni sull’utilizzo di fosforo bianco da parte dell’esercito israeliano nelle sue operazioni militari. Le operazioni hanno coinvolto sia la striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, sia il Libano. L’uso di fosforo bianco rappresenta un rischio significativo per i civili, esponendoli a ustioni insopportabili e a sofferenze a lungo termine.
L’utilizzo di fosforo bianco diventa particolarmente pericoloso quando avviene in aree urbane densamente popolate. Le esplosioni provocate da questa sostanza possono causare incendi e gravi danni agli edifici e ai civili presenti nelle vicinanze. HRW ha presentato prove dell’utilizzo di fosforo bianco da parte delle Forze di Difesa Israeliane (FDI), basate su video che mostrano numerose esplosioni di fosforo bianco, lanciato tramite artiglieria, sia nel porto di Gaza che in due località al confine con il Libano.
Il fosforo bianco è noto per essere un mezzo per innescare incendi, bruciando quando entra a contatto con l’ossigeno atmosferico e continuando a bruciare finché non viene privato di ossigeno. Questa sostanza rappresenta un pericolo particolare perché è altamente solubile nei grassi, il che significa che può bruciare la pelle umana sia termicamente che chimicamente. Inoltre, i frammenti che si diffondono dopo l’esplosione possono aggravare le ferite e provocare insufficienza degli organi.
È preoccupante notare che le ferite precedentemente medicate possono riaccendersi quando le bende vengono rimosse e la ferita viene esposta nuovamente all’ossigeno. Le cicatrici lasciate sui sopravvissuti possono causare gravi disabilità fisiche. Oltre ai danni fisici, l’esperienza traumatica di un attacco con fosforo bianco può causare danni psicologici e una sensazione di esclusione dalla società.
HRW ha esortato Israele a cessare l’uso di fosforo bianco in aree densamente popolate. L’utilizzo di questa sostanza in luoghi come Gaza, una delle zone più densamente popolate al mondo, viola le leggi internazionali che mirano a proteggere i civili da rischi non necessari.
La comunità internazionale ha reagito con grande preoccupazione e indignazione alle rivelazioni di HRW. Molti stati hanno chiesto a Israele chiarezza e trasparenza riguardo alle operazioni militari nelle zone interessate. Le Nazioni Unite hanno convocato un’assemblea straordinaria per discutere della situazione e valutare possibili sanzioni o altre azioni diplomatiche.
Gli esperti in diritti umani sottolineano l’importanza di indagare e garantire che i responsabili di eventuali violazioni siano ritenuti responsabili. Mentre le tensioni nella regione continuano ad aumentare, molte organizzazioni non profit e agenzie di aiuto si stanno mobilitando per fornire supporto alle vittime e cercare di prevenire ulteriori attacchi. La popolazione civile, già gravemente colpita da anni di conflitto, si trova nuovamente al centro di una situazione che potrebbe avere conseguenze devastanti. L’urgenza di una soluzione pacifica e giusta non è mai stata così evidente.