Community Notes: il sistema di Fact-Checking di X è davvero efficace?

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Nell’era in cui la disinformazione imperversa sui social media, soprattutto riguardo al conflitto tra Israele e Hamas, un servizio di fact-checking promosso dal magnate tecnologico Elon Musk si proponeva di fermare la marea di notizie false. Questo servizio, chiamato “Le Note della collettività”, aveva l’audace ambizione di sfruttare il potere della comunità per combattere la disinformazione su X, una piattaforma di rilievo. Ma, purtroppo, il programma sembra aver peggiorato il panorama informativo anziché migliorarlo.

Da quando Musk e Linda Yaccarino, l’amministratore delegato di X, hanno portato questo servizio all’attenzione del grande pubblico, gli utenti di X sono stati bombardati da annunci che proclamavano il crescente successo delle Note della collettività, con visualizzazioni giornaliere che raggiungevano decine di milioni. Tuttavia, un’inchiesta di Wired US ha rivelato che il servizio non funziona come pubblicizzato. Sorgono gravi preoccupazioni riguardo alla trasparenza nel processo di approvazione delle correzioni e alla vulnerabilità del sistema alle manipolazioni da parte di gruppi esterni.

Inoltre, insider hanno rivelato che il servizio è stato infiltrato da tensioni interne e disinformazione, con una mancanza apparente di adeguata supervisione da parte di X. Un collaboratore del servizio, che ha preferito rimanere anonimo, ha affermato che il sistema è troppo lento, facilmente manipolabile e, in definitiva, inefficace. Questo collaboratore fa parte della North Atlantic Fella Organization (Nafo), un movimento di volontari online nato in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. L’obiettivo della Nafo è utilizzare l’umorismo per combattere la disinformazione e la propaganda russa, sostenendo nel contempo l’Ucraina.

La Nafo e gruppi simili sembrano aver scoperto che il sistema delle Note della collettività può essere facilmente manipolato, suscitando ulteriori preoccupazioni sulla sua efficacia. Una fonte ha rivelato che le ambasciate russe utilizzano tattiche simili, dimostrando un chiaro bias contro le informazioni anti-russe.

Ancora più inquietante è il fatto che alcuni collaboratori siano riusciti ad ottenere accesso multipli al sistema, suggerendo che potrebbe essere vulnerabile a manipolazioni su larga scala. Questo richiama in modo preoccupante le interferenze nelle elezioni americane del 2016, quando i troll del Cremlino utilizzarono account multipli per influenzare l’opinione pubblica.

Le origini del programma delle Note della collettività risalgono a ottobre 2020, quando è stato lanciato come progetto pilota con il nome di “Birdwatch”. Sebbene fosse stato concepito come uno strumento per sfruttare la potenza degli utenti nella lotta contro la disinformazione in tempo reale, non è mai stato completamente adottato da X. Nel corso del tempo, il programma ha suscitato dubbi e preoccupazioni crescenti. Uno studio del MIT ha rivelato che gli utenti tendevano a verificare post che riflettevano opinioni politiche opposte alle proprie, evidenziando un evidente bias.

Tutto ciò si è complicato ulteriormente con l’arrivo di Musk, che ha ridefinito il programma e sottolineato il suo “incredibile potenziale”. Nonostante le affermazioni dell’azienda sulla sua efficacia, sembra che il sistema possa contribuire alla diffusione di informazioni errate.

La mancanza di trasparenza nel processo di selezione e approvazione delle note solleva ulteriori interrogativi sulla capacità di X di gestire un’impresa così ambiziosa e fondamentale per l’ecosistema dell’informazione.